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Lug 8, 2024

Mezzogiorno, Industria, Europa

INDUSTRIA: INCONTRO A BARLETTA PER RICORDARE ALFREDO REICHLIN. SVIMEZ, SUD PEZZO FONDAMENTALE DELLE FILIERE PRODUTTIVE DEL PAESE. PER AFFRONTARE SFIDE GLOBALI CONTINUARE A INVESTIRE
Si è tenuto il 5 luglio a Barletta l’evento “Mezzogiorno, Industria, Europa”, promosso dall’Istituto Alfredo Reichlin e SVIMEZ, in collaborazione con il Comune di Barletta e UniCredit e ha visto la partecipazione di accademici, operatori economici e istituzionali per discutere di politiche industriali italiane ed europee, filiere strategiche e ZES.
Nel corso dell’incontro è emerso che il Mezzogiorno rappresenta una parte rilevante delle filiere produttive italiane, con quote che variano tra il 5% e il 20%, soprattutto nei settori della trasformazione alimentare, automotive e costruzioni. Le regioni del Sud, con specializzazioni strutturali e ad alto potenziale trasformativo, possono affrontare le sfide globali nei settori dell’agroindustria, del made in Italy, dell’automotive e dell’elettronica.
Luca Bianchi, Direttore di SVIMEZ, ha sottolineato: “I dati SVIMEZ 2023 mostrano che il Sud può crescere anche più del Centro-Nord. Tra il 2019 e il 2023, la Puglia è stata la regione più dinamica d’Italia. Questo dimostra che il Sud non è un vuoto a perdere, ma un’area che, con investimenti e scelte selettive di politica industriale, presenta un potenziale di crescita. È fondamentale investire per mantenere i giovani nel territorio e vedere il Sud come una risorsa, grazie alle imprese e ai talenti presenti”. Bianchi ha aggiunto che è essenziale riflettere sulle prospettive industriali del Mezzogiorno, soprattutto nel contesto delle transizioni digitali ed ecologiche, e ha chiamato all’azione le istituzioni, il mondo della ricerca e la politica per immaginare lo sviluppo produttivo del Sud.

Gian Paolo Manzella, Vicepresidente SVIMEZ, sempre a proposito di industria ha aggiunto: “In questa fase così innovativa della politica industriale europea si apre un vero e proprio cantiere amministrativo interno. Che toccherà amministrazioni e regioni. Vuol dire rafforzare gli uffici delle Regioni e dei Ministeri definire raccordi tra Stato e regioni, creare organismi tecnici specializzati su singoli temi e di valutazione su come sta funzionando la strategia. Insomma c’è molto lavoro amministrativo da fare se vogliamo cogliere le opportunità europee che ci sono. Su questo ci sarà, in linea con il suo statuto, l’impegno della Svimez”.
Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit, ha spiegato gli impegni presi da UniCredit sul tema: “Il Mezzogiorno è un argomento fondamentale per noi. Recentemente, UniCredit ha lanciato “UniCredit per l’Italia”, un programma per le PMI di 10 miliardi di euro, di cui il 40% destinato al Sud, con fondi specifici per settori chiave come agricoltura e turismo. Non è mai stato così conveniente investire al Sud”.
Nel corso del dibattito Raffaele Piemontese, Vicepresidente della Regione Puglia ha affermato: “La Puglia ha demolito il luogo comune di un Sud incapace di gestire i fondi europei. Dal 2015 ad oggi, abbiamo realizzato una politica industriale regionale tra le più articolate e di successo a livello europeo, con investimenti produttivi per 8 miliardi di euro e un impatto occupazionale significativo”. Piemontese ha aggiunto che è irricevibile l’idea di sottrarre risorse al Sud per metterlo alla pari delle regioni più ricche: “Noi sappiamo fare la nostra parte e serve mantenere unita la coesione dell’Italia”.
Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, a commento dell’evento: “Questa iniziativa ci ha permesso di confrontarci su dati aggiornati e sull’importanza di politiche di sviluppo che uniscano capitale umano e sinergie con l’Europa. Stiamo lavorando nella direzione giusta, sia nella valorizzazione dei talenti che con progetti speciali con l’UE”.
Adriano Giannola, Presidente di SVIMEZ ha aggiunto: “Nel Sud esistono filiere industriali significative. Dobbiamo valorizzare la posizione strategica del Mezzogiorno nel Mediterraneo, dotandolo di porti attrezzati e retroporti ospitali, affinché possa giocare un ruolo logistico centrale anche a livello europeo”.
Ha chiuso i lavori il Presidente Istituto Reichlin Giuliano Amato ribadendo la vicinanza della Fondazione Reichlin alla città di Barletta, auspicando che la riflessione su Mezzogiorno e Industria possa diventare un appuntamento fisso anche per i prossimi anni.

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