La SVIMEZ viene fondata l’8 novembre 1946, su iniziativa del Ministro per l’Industria Rodolfo Morandi, di Pasquale Saraceno e di altri esponenti del gruppo dirigente dell’IRI – Donato Menichella, Francesco Giordani e Giuseppe Cenzato – con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo industriale del Mezzogiorno.

La SVIMEZ gioca un ruolo decisivo, con studi economici, analisi statistiche e proposte operative nella definizione dell’intervento straordinario a sostegno dell’infrastrutturazione di base e dell’industrializzazione del Mezzogiorno.

Lo “Schema” è il primo tentativo di inserire gli indirizzi e le scelte di intervento nel Mezzogiorno in un preciso contesto di politica economica generale e anche il documento che meglio caratterizza l’attività della SVIMEZ in quegli anni.

Diretto da Claudio Napoleoni, e avvalendosi di docenti come Paul Rosenstein-Rodan e Jan Tinbergen, il Corso rappresenta una novità nel panorama della cultura economica italiana, con insegnamenti di contabilità nazionale, politiche di industrializzazione e di sviluppo.

Presidente della SVIMEZ Saraceno presenta un Rapporto alla Commissione nazionale per la programmazione economica a partire dalla Nota aggiuntiva del Ministro del Bilancio Ugo La Malfa.

il Rapporto si pone da subito come principale documento annuale sul Mezzogiorno e come punto di riferimento del dibattito meridionalistico in merito alla specificità degli effetti che l’andamento generale dell’economia determina nel Mezzogiorno.

Diventa operativo il primo modello econometrico bi-regionale (Centro-Nord/Sud), sviluppato su un’idea di Paolo Sylos Labini, con l’obiettivo di fornire previsioni economiche e valutare l’impatto territoriale degli interventi di politica economica.

Sotto la guida del Direttore Salvatore Cafiero, l’iniziativa di ricerca nasce dalla considerazione che il dualismo territoriale assume una dimensione europea: l’ingresso nella Comunità Europea di nuovi Paesi ha infatti ampliato l’estensione e il peso demografico delle aree in ritardo di sviluppo.

Durante la direzione di Riccardo Padovani, la SVIMEZ aggiorna la propria riflessione sul modello di specializzazione italiano e sul ruolo delle politiche industriali alla luce delle trasformazioni dell’industria meridionale dopo la crisi di metà anni ‘70.

La SVIMEZ avverte l’esigenza di esaminare con attenzione gli effetti e le implicazioni che la riforma avrebbero potuto produrre sull’efficacia delle politiche pubbliche ordinarie e di sviluppo.

Con la presidenza di Adriano Giannola, la SVIMEZ si posiziona nel dibattito pubblico e parlamentare sull’attuazione del federalismo fiscale con studi, approfondimenti, audizioni e specifiche proposte di emendamento, al fine di contrastare l’autonomia differenziata per tutelare i principi costituzionali di solidarietà e perequazione territoriale.

Sulla base di un comitato d’onore presieduto dal Presidente Nino Novacco, prende avvio un’intensa attività di ricerca confluita in una serie di pubblicazioni, tra cui il volume dal titolo “150 anni di statistiche italiane: Nord e Sud, 1861-2011”.

Dopo 44 edizioni, con la direzione di Luca Bianchi, il Rapporto cambia titolo introducendo l’esplicito riferimento alla “società”. Quella meridionale è sempre più una questione di divari di cittadinanza limitati: le differenze nella qualità dei servizi sanitari e dell’istruzione rendono il riequilibrio territoriale un tema di giustizia sociale.

La SVIMEZ lancia un nuovo prodotto editoriale di divulgazione e proposte di policy aggiornando una testata storica. La collana ospita analisi e studi su numerosi temi: il monitoraggio del PNRR, la mappatura delle disuguaglianze territoriali, le implicazioni delle riforme sui contesti socioeconomici, gli effetti delle transizioni sui sistemi produttivi locali.

Con il coordinamento del vice-direttore Stefano Prezioso, la SVIMEZ potenzia il modello NMODS per realizzare previsioni e stime d’impatto di investimenti privati e politiche pubbliche a livello regionale. In collaborazione con Ref-Ricerche, nasce “Dove vanno le regioni italiane”, un appuntamento semestrale su previsioni e congiuntura economica e del mercato del lavoro.